Cos'è
Dal 12 luglio al 12 ottobre 2025 l’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo ospiterà il famoso gruppo scultoreo dal titolo L’Esercito del Piccolo Pesce dell’artista Nino Ventura.
Con il patrocinio del Comune di Cavagnolo e grazie all’Associazione Onlus Comunità Siloe, l’evento a cura di Elena Piacentini vede il supporto dell’Agenzia Reale Mutua Cavour EVO.
L'ingresso è gratuito e con i seguenti orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 09.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 20.00.
L’opera, composta di ben dodici personaggi in terracotta, alti circa quattro metri, realizzata nel 2008 presso il Centro Museale Fornace Pagliero di Daniele Chechi a Castellamonte, si ispira all’esercito di terracotta di Xi'an, costruito tra il 246 e il 206 a.C., riproduzione dell’armata che portò lo stato di Qin alla vittoria e unificazione dell’Impero cinese. A differenza delle statue cinesi gli alfieri di Ventura sono pacifici e difendono i valori fondanti che nascono nel bacino del Mediterraneo. Un esercito tabernacolo, un reliquiario per oggetti che ribadiscono con la loro presenza anche il gesto dell’artigiano, un gesto per creare e ripetere: un esercito di copie non multiple, pronte a iniziare sempre un nuovo viaggio, portandosi nel futuro tutto quanto già visto, già scritto e già conquistato.
I dodici personaggi in terracotta sono collocati all’interno del complesso religioso: l’installazione vuole essere come un itinerario metafisico, in un luogo tra i più celebri esempi di architettura romanica dell’area prealpina e padana, consacrato alla giovanissima martire Fede da Agen che nel 303 d.C. fu arrestata, torturata e infine decapitata, non accettando di sacrificare offerte agli idoli romani. Nino Ventura, istituendo quasi un’installazione site-specific pensata per l’Abbazia di Santa Fede, sceglie di dare corpo ad una macchina teatrale dove ogni particolare sottolinea una drammatizzazione e ogni guerriero diventa un sacrario, un porta reliquie, che contiene nel proprio ventre una teca. Nella teca un pesce, simbolo paleocristiano che veniva spesso disegnato dai credenti per identificarsi come appartenenti alla comunità cristiana. Il lemma ΙΧΘΥΣ costituisce l’acrostico Ιησοὸς Χριστὸς Θεοῦ υἱὸς Σωτήρ «Gesù Cristo, figlio di Dio, Salvatore». La frase, è pronunciata da Pietro prima che Gesù gli affidi la Chiesa.