Parrocchia dei SS. Eusebio e Secondo

Parrocchia dei SS. Eusebio e Secondo
Parrocchia dei SS. Eusebio e Secondo

La Parrocchia ed il Comune esistevano prima del 1000. Nel sec. XI apparteneva al Marchesato di Ivrea, poi nello stesso secolo passò alla Chiesa di Vercelli. Con la creazione della Diocesi casalese, nel 1474, la parrocchia di Cavagnolo passò alla nuova giurisdizione, salvo una breve parentesi torinese tra il 1803 ed il 1817. La prima notizia riguardante l'antica parrocchiale di S. Secondo compare nell'estimo dei benefici della diocesi di Vercelli del 1298. Rimane oggi a testimonianza di quell'antica presenza la struttura del campanile, nella sua parte inferiore, nascosta ora dai rifacimenti successivi. Nello stesso documento è ricordata anche un'altra Chiesa dedicata a Sant'Eusebio, distrutta probabilmente nel 1590 da eventi bellici.
La chiesa di San Secondo viene consacrata nel 1637 dal Vescovo di Casale, Scipione Agnelli. In seguito nel 1710 all'antica abside romanica si sostituisce l'attuale coro rettangolare. Il notevole aumento demografico del paese richiede un ampliamento dell'edificio.

Il Campanile
Il Campanile

L'intervento si è limitato al prolungamento della Chiesa nella parte anteriore con la formazione di una nuova facciata: quella attuale. Il 21 settembre 1759 mons. Capra, vescovo di Acqui, riconsacra la Chiesa che si è abbellita anche del magnifico altare di marmo e della cappella di San Giuseppe. Chiusa al culto nel 1961, quando la nuova parrocchiale nella piana a disegno dell'arch. Renacco di Torino venne inaugurata con la consacrazione il 19/11/1961 da mons, Agrisani vescovo di Casale, la chiesa di San Secondo è rimasta abbandonata per circa un ventennio, poi nuovamente rstaurata e riaperta al culto negli anni 1981/84. Le solennità principali della comunità parrocchiale sono quelle dedicata a Maria Ausiliatrice il 24 maggio, e quella dedicata a San Eusebio, il 2 agosto.
La parrocchia festeggia ogni anno, il 9 marzo, il Servo di Dio Casimiro Barello, cavagnolese, vissuto nell'800 e morto in concetto di santità a soli 27 anni.